Perché giustizia sociale?

– Giustizia sociale non significa altro che democrazia. A ricordarcelo è la Costituzione e in particolare il suo terzo articolo, dove si esorta a rimuovere tutti gli ostacoli di varia natura – economica, sociale, culturale – che impediscono un’effettiva uguaglianza dei cittadini. Senza uguaglianza, senza lo sforzo costante per affermarla, non c’è democrazia. Ma, come non mi stanco di dire, il cambiamento non può essere delegato alla sola politica. Certo una guida ci vuole, possibilmente formata da persone animate da autentico spirito di servizio, ma al contempo è necessaria la corresponsabilità, il concorso e l’impegno di tutti. La parola “crisi”, del resto, deriva dal verbo greco scegliere. La crisi arriva quando per troppo tempo non si sceglie o si lascia che siano gli altri a scegliere al posto nostro, così come dalla crisi non si esce senza scelte coraggiose, che impegnano l’integrità della nostra vita.

Non c’è cambiamento che non chiami in causa l’etica, cioè i comportamenti di ciascuno di noi. –

Intervista a don Luigi Ciotti pubblicata sul  Rapporto diritti globali 2013

La Bottega giù al Nord
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